sabato 27 agosto 2011

Viva viva lu Salentu !!!

Posti fantastici, gente cordiale e disponibile, cibo buonissimo e atmosfera unica, fanno del Salento uno dei luoghi più belli che abbia mai visitato, il tutto a 45 minuti di aereo da Verona.


Per ora basta che sono in vacanza, ma quando sarò di nuovo a Verona farò un post dedicato !!!

Intanto mi godo le ferie, mangio, nuoto, bevo, dormo e NON PEDALO !!!!

lunedì 22 agosto 2011

Salento arriviamo.....

Ciao a tutti,
con un certo piacere vi annuncio che per una settimana dal 23/08 al 30/08 non mi vedrete. Avrò un po' di rammarico perché non pedalerò, ma nel contempo sarò contento di andare in ferie nel Salento

Ci vedremo in occasione delle pedalate, qualora ce ne saranno programmate a partire dal 31/08.

Intanto vi faccio un pò di invidia



Chi volesse raggiungermi può trovarmi ad Uggiano la Chiesa, un paesino a 3 km da Otranto.

sabato 20 agosto 2011

Un bel lungo !!!


La Feltona a Castelberto
Un bel lungo quello di oggi 20/08 in mtb. Nel pomeriggio di ieri cero di trovare qualche invasato come me che vuole uscire presto e spararsi un bel lungo sulla lessinia. Provo con Papataso, niente è già ingaggiato dal suo Ds che ha previsto altri tipi di allenamento (ndr), ma l'insetto colognese mi dice che Giorgio, il suo collega è alla ricerca di Bikers per un giro. Bene gli dico mandami il numero che lo chiamo. Putroppo il numero mi arriva ma in mms ed il mio stupido telefono non vuole saperne di farmelo aprire. Poco male, penso, allora chiamo Orlandi e lo messaggio dicendogli l'orario di ritrovo dell'indomani mattina 7:30 a Marzana e di sentire lui Giorgio: Orlandi, tuttavia non mostra segni di vita, e dunque dopo tre chiamate a vuoto ed un sms, desisto.


Sento allora Giorgio vr Bike e Alessandro sempre vr bike con i quali confermo l'appuntamento.
Partiamo in leggero ritardo da Marzana e proseguiamo lungo la valpantena fino a Bellori, da dove inforchiamo una delle più belle lunghe e impegnative salite in sterrato, che conducono ad Erbezzo. L'ascesa sarà scandita da, una sete forte che ci ha spinti in contrada Portello a chiedere ed ottenere dell'acqua ad una gentilissima signora intenta ad accudire l'orto, i tafani, che rompevano i cogliani (per fare la rima) e dei paesaggi veramente incantevoli. Giunti ad Erbezzo, rapida sosta acqua, e coca per me,  tento i miei compagni di squadra con il tortino di Passo fittanze e VAIIIIIII. Li ho conquistati, giunti al passo via asfalto, giorgio e ale erano quasi niente allenati e per di più ale non poteva fare tardi.

Qui saluto gli amci e proseguo in solitaria doppiando nell'ordine, bivio malga pidocchio, riifugio castelberto per giungere a san giorgio, da dove prendo lo sterrato che porta sino a parparo vecchio, passando sul magnifico orrido sopra giazza. Da parparo ripercorro la legend di quest'anno sino ad azzarino e poi scendo in asfalto sino a casa.

I dati 95 km per 4.45ore di running e quasi 1900 metri di dislivello per un giro FANTASTICO che sognavo da molto tempo.

Bene la copertura posteriore, il Maxxis Aspen, che nonostante gonfiato a 2 non mostra particolari difficoltà
Veduta da Castelberto

 

venerdì 19 agosto 2011

Per molti ma non per tutti

Per molti ma non per tutti il percorso proposto dal Fibi, grande maestro di tecnica di discese in mtb. Il giro di mercoledì 17 è poi in parte naufragato causa incidente occorso al Diego del team KLM che si è procurato una lussazione alla spalla sinistra dopo una brutta caduta.

Personalmente, non sono un drago in discesa sul tecnico e se poi penso che la settimana prossima sarò in ferie...dico, ma chi me lo fa fare di rischiare...e così ho messo da parte l'orgoglio e gli utlimi 3-4 passaggi tecnici li ho fatti a piedi.

Soddisfazione nell'affrontare i primi 3, invece, dove la feltona conferma le sue doti di guidabilità.

Ciliegina sulla torta, la foratura con un brutto taglio al centro del battistrada del Kenda small block eight che non monterò più almeno fino a quando non sarà stato reso più robusto sui fianchi e sulla carcassa. Se infatti come pneumatico è performante e scorrevole. si è dimostrato debolino.

Sosta dal Dusi a fine giro con definitva archiviazione del Kenda e montaggio del Maxxis Aspen che con la sua tramatura a 120 tpi, dovrebbe essere più resistente della precedente copertura.

A primo acchito pare scorrevole su asfalto ed anche performante su sterrato, vedremo di testarlo nelle prossime uscite.

mercoledì 17 agosto 2011

Prossimi upgrade sulla feltona






Per la serie la Fetltona compie un anno a fine settembre, mentre io li compio al primo di ottobre....ho pensato di fare un regalo a lei ed uno a me...con un upgrade che limerà qualche etto sul mezzo da fuoristrada con le ruotone da 29 pollici.

Questo up, sarà il primo di una serie (si spera) che porterà nel tempo la feltona a dimagrire di qualche ettogrammo,.

Al momento....NO DIGO ALTRO

Rigida vs Front 1:1

Sotanziale parità dopo un mese di sondaggio che ha interessato gli amanti delle ruotone da 29 pollici, circa la  preferenza fra un mezzo più performante in salita, leggero e che scorre via bene sul tecnico lento e fra un mezzo che invece garantisce migliore confort in discesa a fronte di un maggiore peso da portarsi appresso e la tendenza a qualche impuntamento giù dal tecnico lento. Che dire io, non ho votato per evitare di essre di parte. Credo tuttavia che non esista un meglio in assoluto, quanto piuttosto ognuno è giusto che si orienti verso il proprio modo di intendere la mtb, conseguentemente al quale decide per l'una o l'altra scelta.
L'attuale mia preferenza per l'ammortizzata anteriore è appunto in linea con il mio atttuale modo di concepire la mtb, sta di fatto, però, che se tanti la prendono rigida significa che qualche vantaggio, ste 29 lo danno rispetto alle 26.
Una 26 rigida richiede pelo e contropelo per essere portata in discesa, dico essere portata e non perché ti porti dove vuole lei. Con le ruotone il gioco cambia in quanto una rigida è una lama nelle traiettorie veloci pur tuttavia richiede un maggior sforzo per essere guidata rispetto ad una dotata di forcella ammortizzata.

Personalmente ho preferito il confort scegliendo una 29 ammortizzata anche se....mai dire mai

Non fa(re) una PIEGA !!!

Parole, parole e parole, quelle che mi sono preso da un automobilista lo scorso sabato 13/08 quando scendendo da Bosco via statale, ho voluto provare la tagliaro 333 nei curvoni veloci della mitica discesa Bosco Verona, che non avevo mai percorsa in giù da dopo il bivio per Azzago.

Allora, nonostante avessi un orecchio come un pallone...sono sceso a cannone, dove il traffico lo consentiva, più o meno....

I GP 4000S e la rigidità dell'avantreno mi hanno regalato sensazioni incredibili... e qualche parolaccia. Poco prima del curvone sul viadotto verso fine discesa, passo via una Jeep facendo scivolare la bici nei cambi di direzione e nelle S che ci sono prima del viadotto. Putroppo devo dare un paio di pinzate sul viadotto per evitare di collidere con il posteriore di una mini alla quale rimango vicino piegando bene, per tutta la traiettoria della curva. La macchina guadagna strada fin al curvone di Carrera, dove la prendo decisamente senza alcuno sforzo e quando il guidatore abbassa il finestrino e concede strada dicendomi " Se hai tutta sta fretta, PASSA...." Io rispondo che non ho fretta, con una calma incredibile, effettivamente non mi ero reso conto che avrei potuto infastidirlo e poi l'automobilista , giunti al bivio per la superstrada dove io giro a Dx e lui a Sx mi urla " LEI E' PAZZOOO"!!!

La mia riflessione....sarei pazzo a non godermi l'accoppiata bici e gomme... e veramente credetemi hanno un limite che credo sia difficile sperimentare, almeno su strade aperte al traffico...
Se l'automobilista conoscesse un po' il mezzo a due ruote in oggetto, capirebbe che di pazzo non c'è proprio nulla, anzi la bici tiene benissimo ed i curvoni veloci sono il suo pane.

E' ma allora è un vizio....!!!!

Prosegue ancora la cura di antibiotici per contrastare l'insorgenza di un mega foruncolo sviluppatosi all'interno del condotto dell'orecchio sinistro.
Aspetti positivi dell'antibiotico, fa passare il brufolo...OK
aspetti negativi                         distrugge le gambe....KO
aspetti negativi                         induce la dissenteria ..KO

Dunque le mie gambe non sono mai state svuotate così tanto in così poco tempo, nel giro di 3 giorni mi sento come se non pedalassi da un mese, nonostante abbia fatto due uscite molto molto tranquille di un'oretta ciascuna alla come viene, viene.

Per la cronaca, ieri pomeriggio faccio la ciclabile in bdc fino a Pescantina. Al ritorno, in via Turbina, vicino a Chievo, un'ape ha pensato bene di infilarsi tra i cordini del caschetto sotto le orecchie e PAF,mi ha  punto all'orecchio sinistro...

Ecco svelato il perché del titolo, per fortuna, arrivo a casa senza particolari fastidi all'infouori di un pizzicore marcato, applico ammoniaca schietta e poi ci metto su un po' di pomata antibiotica che già usavo per l'orecchio. Tutto passa, per fortuna, ma cavolo anche ste api, è meglio che facciano il miele e non rompano le balle, ehm, le orecchie!!!

sabato 13 agosto 2011

Otalgia otalgia canaglia...

Parafrasando una canzone di Albano, direi che quella di oggi 13/08/11 è stata un'otalgia che mi ha messo fuori dai giochi per quanto rigurada la mega uscita in mtb in lessinia.
Che dire stamattina messaggio il conte ed il papàtaso e li informo che non sarei andato all'appuntamento in quel di Grezzana alle 8:30, contrariamente a quanto postato nel blog del pezzo.

Nota bene, alle 7:00 am ero già al pronto soccorso di Borgo Trento con il canale uditivo sinistro occluso quasi completamente a seguito della pressione esercitata da un mega foruncolo che premeva sulla parete interna dell'orecchio.

Gentilissima e simpatica la dottoressa ottorinolaringoiatra che mi ha visitato e dalla quale mi presenterò domani ovvero il 14/08 per vedere se incidere o se continuare con pomate topiche e antibiotici via orale.
Rapida pure la visita alle 8:15 ero già fuori dall'ospedale e alle 9:15 circa nonostante avessi un dolore ancora abbastanza opprimente, ho inforcato la mia tagliaro e ho guadagnato la vetta del giorno Boscochiesanuova, dove, manco a farlo a posta, ti ritrovo tutta l'allegra brigata dei bikers intenta ad una pausa brioche.

Rassicuratisi sulle mie condizioni di salute, scambiam due chiacchere e poi loro proseguono per la loro strada sterrata mentre io guadagno la via di casa

venerdì 12 agosto 2011

Raddrizzato il disco anteriore

Ieri rapido pit stop dal Dusi, dove ho trovato il papàtaso che ordinava la guarnitura anteriore doppia più corta di quella attualmente montata. Se non sbaglio dovrebbe passare ad un 39 * 26.


Andrea a mi  ha raddrizzato il disco anteriore che si era storto perchè alla prova della benini ero sceso con la forka bloccata e come ssi sa  bene i bloccaggi american classic se molto sollecitati si aprono e dunque, il disco anteriore si è storto.




giovedì 11 agosto 2011

Uno spettacolo chiamato "NOTTURNA"

Uno spettacolo di notturna direi, quello andato in scena ieri sera... Diciamo che il giro proposto dal Papàtaso è stato stravolto completamente, infatti si è deciso nel parcheggio del RRR che non era il caso di fare la Verona Bosco, ma che era meglio salire al Viola. Così è stato per un'abbondante ventina di bikers!!
Fede al ritrovo al parcheggio RRR
Rallentato in parte per ragioni di noie meccaniche, alias rottura di catena per il marcante e foratura per il papataso, il giro ci ha visto arrivare fin quasi a Casale, dov'eravamo alle 21:00 circa. Bellissma la discesa dai prati del vento e quindi la variante che porta al cimitero di Romagnano.

Prati del vento - scorcio in discesa
Partecipazione femminile di Francesca, molto gradita alla compagnia, e diventata ormai una presenza fissa agli appuntamenti col pedale targati PFC.

Ottimo il terzo tempo al RRR dove la birra cruda ha spopolato.... Devo dire che non mi aspettavo che fosse così, buona, ovvero, leggera, quasi non gassata e soprattutto molto molto dissetante.

Pedalati all'incirca 30 km in compagnia con alcuni tratti molto suggestivi, come la variante della corda.

Incorniciano il successo dell'uscita un tramonto da cartolina ed un numero di presenze abbastanza elevato con un boom dei Revolution MTB, in foltissimo numero.

Da segnalare una discesa da prati del vento, mai fatta così  forte, nonostante fossimo al crepuscolo ed inoltre un mega tirone sulla ciclabile con una puntata a circa 47 km/h

mercoledì 10 agosto 2011

Un'oretta fatta bene !!!

Ieri, martedì 09/08/11, esco presto dal lavoro e alle 16:15 sono già a casa. Senza tanto perdere tempo, mi vesto da bici e via, in men che non si dica inforco la mia Tagliaro 333 e mi dirigo verso Negrar.
Obiettivo del giorno è la salita della pizzeria da Gigi che con sorpresa è appena stata asfaltata a nuovo.

Salgo di padella, piantato come un chiodo nel legno, ma tanto sono senza cardio e chissenefrega, oggi lo scopo del giorno è uscire e pedalare senza nessun pensiero.

Con estrema soddisfazione giungo a casa prima dell'arrivo del Ds, anche se di soli pochi minuti e così, la quadratura del cerchio è completa.
 1 ora 30 km secchi, ed un giretto tranquillo ma molto bello come alternativa a pian di castagné o alla cola e ai lung'adigi.

domenica 7 agosto 2011

Oggi, bici da corsa , pura e cruda !!!

Se il giro di ier ha visto mettere in saccoccia 65 km circa con una Verona Bosco, a/r in papatasica compagnia, con tanto di pausa coca e quindi pausa brioche, le cose oggi sono andate un po' diversamente.

Stamattina 07/08/11 sento Ale e mi metto d'accordo per un giro in bdc, e alle 8:15 sono sotto casa sua a San Martino. Partiamo diretti verso Badia che poi qualche illuminazione ci verrà per strada...


Campiano
La mia mente malata, ha infatti dato vita ad un giro bellissimo e al tempo stesso piuttosto impegnativo che ci ha visto transitare da Illasi, per poi fare il monte Tabor, scendere a Cazazno e salire a Campiano.


L'inclinometro di Ale ha segnato sino al 17% in questa saltita che non facevo da almeno 5 anni, ma sempre molto ripida e al tempo stesso direi bella.

Da qui abbiamo proseguito la nostra ascesa giungendo a scollinare sul monte belloca, per poi scendere in direzione  S. Giovanni Ilarione passando per Cattignano

Cattignano

Quinndi abbiamo continuato a perdere quota rapidamente e una volta giunti a S. Giovanni Ilarione abbiamo preso la statale direzione S .Bortolo per poi girare a sinista e riprendere a salire in direzione Castelvero



Arrivati in centro al paese di Castelvero, però la fonata era a secco ed allora una coppia ci ha invitato ad entrare nel giardino della loro casa per riempirci le borracce - GRAZIE 1000, ps lui era un ciclista momentaneamente fermo per problemi al nervo sciatico. Ripartiamo e dopo circa 3 km giungiamo sotto la pala eolica in località Collina fermandoci al bar per una coca ed una pastina.
Pala eolica di Vestenanova in loc. Collina.

Il giro ci ha visto poi scendere direzione Badia per poi, una volta a Tregnago, inforcare il Roccoletto in salita, scendere a Mezzane di Sotto e quindi salite a Castagnè !!!!

Io ed Ale ci siamo salutati a Pian di Casteagnè dove Ale ha preso per Marcellise ed io per Montorio

Il giro che ne è uscito ha fatto segnare 1600 metri di dislivello, da notare che sono stati effettuati in 65 km, per un totale di 80 km coplessivi percorsi in circa 3.5 ore.

Le conferme del giro:
- l'afa che ci ha fatto sudare anche l'anima
- i copertoncini gp 4000 s grazie ai quali ho disegnato traiettorie come con un pennello
- la compatta che agevola sempre le cose.

Alle prossime !!!

giovedì 4 agosto 2011

Mancano solo 10 giorni alla fine del sondaggio sule 29

Ancora soli 10 giorni per esprimere i vostri pareri su come pensate la vostra 29, se rigida, front oppure full.

Al momento gli 8 votanti si sono espressi così:
 - 3 preferiscono stare sul divano di casa a sgranocchiare le patatine;
 - 3 preferiscono la bici rigida
 - 2 preferiscono la front
 - nessuno ha ancora votato per la full

mercoledì 3 agosto 2011

29 comodissimi pollici !!!

Oggi mercoledì 03/08 ho fatto un girettino.....
20 km su una 29 pollici, quelli fatti in un'oretta questa sera, dalle 17:00 alle 18:00 !!!!

Il percorso si è snodato tra i classici luoghi  ovvero, lungoprogno, piccolo stelvio, salita a destra di Maroni, discesa tecnica, percorso Xc di Montorio, e discesa tecnica delle Rocce Rosse.

Oggi, diversamente dal solito, ho preferito tenere bassa la pressione delle gomme, vale a dire 1.8 all'anteriore e 1.8 al posteriore e con questo settaggio la bici pareva letteralmente galleggiare sulle asperità del fondo.

Il piccolo stelvio era piuttosto polveroso e ricco di ghiaietta, ma la bici aggrediva il terreno senza mostrare mai alcun tentennamento.

Nei tratti tecnici, in particolare, la feltona ha confermato le sue doti di mangiatutto...veramente stabile e sempre sempre sincera. Qualche ondulazione del manubrio sul 1° tratto tecnico dovuta al fondo molto smosso e via...l'ostacolo è superato.
Nessuna penalità nemmeno sul tratto dell'Xc di Montorio dove sia in discesa che in salita, la bici si è sempre mostrata sincera e prevedibile. Giù dal tecnico delle rocce rose la bici pareva dirmi : " non ti preoccupare, dove mi metti io rimango, scegli pure tu dove andare che io ti seguo !"

Vabbè concedetemi un po' di esaltazione visto che stasera mercoledì 03/08 non potrò essere con voi fisicamente alla girata con l'annessa pizzata, ma la prossima ci sarò anch'io !!!

Devo dire che sono proprio molto molto contento della mia felt nine pro 29 che non cambierei con nessun'altra e dopo aver provato la quale, non salirei mai più su una 26.

Ma quant'è dura sta salita... ?!

Come racita la canzone di Morandi, "...uno su millle ce la fa...ma quant'è dura la salita..."
Ieri ero a casa per supportare la morosa negli studi e nel primo pomeriggio, verso le 15:15 sono uscito in bdc. L'idea che mi balenava nella mente era quella di passare da Tagliaro a saldare un conto..ma volevo fare salita. Allora la mia mente malata ha partorito questo giro, ascesa a S. Rocco di Piegara via statale (con 35°C) e sotto il sole, e poi un'altra salita, quella di S. Mauro da S. Rocco in modo da portarmi sulla val D'Illasi e quindi andare da Tagliaro per poi rientrare a casa.

Il caldo intenso, ed il sole hanno reso l'ascesa piuttosto faticosa, nonostante abbia tenuto, ove possibile rapporti agili. Da notare che il caldo faceva alzare le pulsazioni oltre il dovuto, complice anche il fatto che avevo mangiato una mela prima di partire....e la digestione si sà richiede sangue, che viene  tolto ai muscoli.

Spettacolari i 26°C di S. Mauro e veramente impegnativi i 2500 metri di ascesa che dal fondo valle di S Rocco portano sino a S Mauro, in particolare gli ultimi 500 metri, direi che sono i più duri ma la compatta da 34 denti all'anteriore, unita al 25 posteriore, agevola le cose rispetto a guarniture "tradizionali". Ricordo infatti che salire con il 39*25, nonostante fossi molto più allenato comportava una fatica decisamente maggiore.

La discesa è poi proseguita sino a Centro dove ho preso il roccolo e una volta sceso a Tregnago arrivare da Tagliaro è stato rapido. Putroppo Tagliaro era chiuso e riaprirà il 06/08 alle 15:00.
L'arsura incredibile e la stanchezza, mi hanno fatto precorrere i km che mi saparavano da casa in modo sempre più trascinato, vale a dire che a mano a mano che mi avvicinavo a casa il mio passo era sempre minore. Giunto in borgo venezia ho fatto bancomat e poi come un lampo mi sono recato in gelateria  dai frtelli migliorini dove mi sono sparato due granatine una al limone ed una all'anice che mi hanno rimesso in sesto.

Obiettivo di giornata raggiunto 65 km in poco più di due ore

Quanto arrivo a casa ricevo una telefonata da parte  di Fabio Savoai che mi ha detto " Dai professionista ora non saluti più la gente normale?"... Rimango un po' di stucco, perché semmai ci fosse un pro fra me e lui direi che lo è più lui considerate le performances....ma poi so che il Savoiardo voleva solo prendermi in giro e dunque gli dico la verità ovvero che proprio non l'avevo visto, da tanto che ero concentrato sulla granatina.