venerdì 30 aprile 2010

CIAO STEFANO

Oggi pomeriggio la mia coscienza mi suggeriva di andare ad informarmi all'ospedale sulle condizioni di salute di Stefano il ciclista rinvenuto da me e Giorgio mercoledì sera, accasciato a terra con la testa fracassata.

Raggiungo l'ospedale di Borgo Trento e dopo vari giri nelle reception mi dicono che si trova in neuurochirugia.Giunto al reparto mi annuncio come colui che ha chiamato i soccorsi mercoledì e chiedo se è possibile avere notizie. Un'infermmiera mi dice che deve consultarsi con il medico che dopo circa un minuto mi dice che non può rilasciare alcuna informazione.
Me ne vado, allora non senza aver chiesto che portino la mia solidarietà ai familiari e che riferiscano loro che sono passato.

Sto uscendo dall'ospedale e ricevo l'sms di Giorgio, un parente del quale conosceva Stefano..... il testo dell'sms è agghiacciante e non lascia spazio ad interpretazione alcuna "Stefano non ce l'ha fatta ed è morto oggi pomeriggio"

Con il senno di poi si possono dire tante cose, ma credo che il silenzio sia la migliore parola che si possa lasciare uscire dalla nostra mente e dal nostro cuore ferito nel profondo.

Terribile, nel 2010 partire e non tornare piu' da un giro in bici.... a 30 anni!!!

RIFLETTIAMO TUTTI

giovedì 29 aprile 2010

CASCO E DOUMENTO SEMPRE CON SE'

Ieri sera 28/04/10 scendendo dal monte Viola, all'altezza della casa dei Pozza in località Colombara, sulla strada che dal Viola porta alla pesa di Romagnano io e Giorgio C. abbiamo rinvenuto un ciclista cianotico incoscente riverso sulla strada sterrata con la testa china in una pozza di sangue .
Abbiamo chiamato l'elicotettero di Vr Emergenza che in 20 minuti lo ha tracheotomizzato ed intubato....

E' stato molto brutto fare questo incontro, specie per me e per Giorgio che siam passati per quel tratto in discesa in ogni condizione atmosferica, persino con la neve e temperature sotto zero.

La cosa piu' terribile è il pensiero che una persona uscita per un giro in bici possa, a seguito di un incidente, non tornare piu' in possesso delle proprie facoltà e quindi della propria vita.

Il nostro è pertanto un monito ben preciso...
INDOSSIAMO IL CASCO e PORTIAMO CON NOI SEMPRE UN DOCUMENTO DI IDENTITA' CON UN NUMERO DI TELEFONO DA CHIAMARE IN CASO DI EMERGENZA.

Putroppo il malcapitato biker di cerro veronese S.M. di circa 40 anni, ha pagato un prezzo troppo caro per non aver indossato il casco e non aver usato pedali a sgancio.Con certezza i carabinieri di Grezzana hanno determinato che non sono stati mezzi terzi a causare la fatale caduta procuratasi dal ciclista in modo autonomo.

Speriamo a breve di poter diramare buone notizie circa lo stato di salute di S.M. perché al momento versa in condizioni gravi all'ospedale di borgo trento.

FEDERICO