Ciao a tutti i lettori del mio blog, lo so è un po' che non mi faccio sentire, ma tra il caldo, il lavoro, il caldo al lavoro, il dentista...etc...non ho avuto molto tempo per scrivere.
La recensione di domenica scorsa 01/08/09.
Partenza ore 7.15 da Verona Io e Alessandro arrivo a Ponton ore 7.55 dove troviamo Paolo A. e Domenico.
Partiamo alla volta del forte di monte, alla base del quale troviamo un folto gruppo di "guerriglieri" soft air (guerra simulata) con tanto di divisa militare americana che si sarebbero impallinati su al primo forte. Li abbiamo pregati di non sparaci qualche colpo ma di lasciarci andare e prontamente si son messi a ridere.
Giunti al primo forte scendiamo verso la Ca Verde passando fra i massi (di Obelix) della cava e vari bellissimi sentieri un po' folti di spine.
Arriviamo così a Domegliara quindi a Ponton e prendiamo per Gaium. Affrontiamo il primo dente che scavalca il canale e con estremo rammarico vediamo che stanno procedendo a cementare lo sterrato e commentiamo :"Ma ci elo che vien qua coi passeggini?"
Superato il dente ci fermiamo ad una fontana presso rivoli...e nonostante il cartello indichi acqua non potabile noi beviamo avidamente l'ottima acqua fresca che sgorga.
Iniziamo così sotto un sole da 30°C ed un fonto disintegrato dalle piogge e dalle moto l'ascesa al forte san Marco. Devo dire che era possibile capire dove si trovavano i ciclisti impegnati nell'ascesa, in base al risuono delle numerose imprecazioni proferite, vuoi per le perdite di aderenza, vuoi per il caldo vuoi per la fatica !!!
Per concludere io ed Alessandro ci siamo sparati un ritorno dietro un gruppetto di bdc, che viaggiavano tra i 35 ed i 40 km/h.
Giunto a casa il conta chilometri dava 1150 mt di dislivello 100 km e 4ore e mezzo. Un giro duro ma bello.
Giunti al primo forte scendiamo verso la Ca Verde passando fra i massi (di Obelix) della cava e vari bellissimi sentieri un po' folti di spine.
Arriviamo così a Domegliara quindi a Ponton e prendiamo per Gaium. Affrontiamo il primo dente che scavalca il canale e con estremo rammarico vediamo che stanno procedendo a cementare lo sterrato e commentiamo :"Ma ci elo che vien qua coi passeggini?"
Superato il dente ci fermiamo ad una fontana presso rivoli...e nonostante il cartello indichi acqua non potabile noi beviamo avidamente l'ottima acqua fresca che sgorga.
Iniziamo così sotto un sole da 30°C ed un fonto disintegrato dalle piogge e dalle moto l'ascesa al forte san Marco. Devo dire che era possibile capire dove si trovavano i ciclisti impegnati nell'ascesa, in base al risuono delle numerose imprecazioni proferite, vuoi per le perdite di aderenza, vuoi per il caldo vuoi per la fatica !!!
Per concludere io ed Alessandro ci siamo sparati un ritorno dietro un gruppetto di bdc, che viaggiavano tra i 35 ed i 40 km/h.
Giunto a casa il conta chilometri dava 1150 mt di dislivello 100 km e 4ore e mezzo. Un giro duro ma bello.
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