lunedì 13 giugno 2011

La mia Soave


Ieri 12 giugno 2011 l'ultima prova della lessinia tour, mi ha visto concludere in modo dignitoso .

La cronaca,
parto abbastanza forte e tengo giù per la prima mezz'ora, poi preferisco una condotta di gara prudente per evitare il mal di schiena che mi ha tartassato alla legend, inficiando la mia prestazione finale. So inoltre che la gara è lunga e che è meglio gestire le forze in modo da non bruciarsi prima di arrivare.

Detto fatto, dopo mezz'ora inizio a fregarmene di chi mi supera di chi mi insegue, e rimango "solo" con il mio cardiofrequenzimetro, fedele compagno di gara che consulto ripetutamente. Quando vedo che il passo va oltre i 160, scalo un rapporto e abbasso le pulsazioni tra le 150 e le 155.

La schiena ha risentito favorevolmente di questa mossa, ed infatti il mio colpo di pedale è rimasto sempre costante e avrei modo di dire abbastanza reattivo.

Sopra croce del vento acciuffo due della pedalò che hanno all'incirca il mio passo e poi è la volta di leo. Tenendo il mio passo guadagno ancora posizioni, consapevole del fatto che altri che mi avevano passato in precedenza avrebbero potuto stancarsi e quindi essere ripresi da me sul finale.
In parte è stato così, ma non del tutto, infatti la discesa sul fango ha un po' rimescolato le carte in tavola, infatti ho sceso il primo tratto in sella quasi fino in fondo ma quando ho iniziato ad essere troppo lento la bici mi si è intraversata ed ho pensato...meglio proseguire a piedi che l'è stesso.
Finale di gara molto bello, per me, una volta superato il fango, infatti il mio motore ha ripreso a girare bene (per quello che è bene dopo 33 km di gara) ed ho inizato a dare quello che era rimasto.
Tecnicissimo il tratto dietro il castello, che caspita, ad everlo conosciuto sarei risucito a prendere meglio, ma va bene così perché la lucidità che avevo mi ha consentito di superarlo senza particolari difficoltà.
A questo punto le due ore e ventisei minuti hanno valso a me il 60° assoluto ed il 23° di categoria e mi ritengo tutto sommato soddisfatto della prova.
FINIRE UNA CORSA SENZA NOIE TECNICHE E SENZA INCAPPARE IN CADUTE COSTITUISCE GIA' MOTIVO DI CONTENTEZZA, ieri forse è mancato quel "quid" che avrebbe reso la mia azione più cattiva, vedi lengend, ma perlomeno sono arrivato senza mal di schiena e sapendo dove mi trovavo.

Nota tecnica (1) sbagliata la scelta della borraccia standard, sarebbe andata meglio quella da 750,infatti ancora prima del primo ristoro l'avevo quasi finita. Ho patito così la sete sino al secondo ristoro, dove mi sono accaparrato una bottiglietta trangugiata in fretta e furia modello cammello, in quanto al primo sono riuscito a prendere solo un bicchiere.

Nota tecnica (2) avrei potuto tenere le gomme un po' meno gonfie, ma le insidie in discesa e sul finale avrebbero forse mi avrebbero esposto a rischi di forature.

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