Guadagnamo mediante vie traverse la dorsale del Castello di Montorio proseguendo sulla stessa per poi, una volta a S. Fidenzio, girare a sinistra e scendere per la casa Rosa, facendo la legend 2011 fino al piccolo Stelvio, all'inizio del quale conosciamo Claudio e Roberto da Vigasio che ci accompagneranno fino a Cerro, passando per la variante della corda e dopo alcuni km giungere in loc Pre dell'acqua.
prè dell'acqua |
Nella "circumnavigazione" del Viola, avvenuta mediante legend 2009 fatta al contrario, incotriamo un folto gruppo di bikers per lo più della Revolution mtb, i quali a loro volta volevano fare le Cavazze e vista la comunità di intenti, ho detto loro di seguirmi e così è stato. Fantastico, da due che eravamo ci siamo trovati in una dozzina.
A Cerro, ti troviamo pure il duo Orlandi Tenuti intenti in una pausa brioche ai quali proponiamo di aggregarci, ma che solo apparentemente rispondono al nostro invito, Orlandi infatti che aveva altre intenzioni, ad un bivio ha preso un'alltra direzione e da quel momento abbiamo definitivamente perso il contatto coi due.
Il Vajo viene raggiunto dopo un paio di tentativi, ma senza problemi con un paio di svolte corrette abbiamo guadagnato il mitico vajo delle Cavazze, fra lo stupore dei bikers increduli per l'aspra bellezza della località.
il tratto tecnico del vajo delle Cavazze |
Qualcuno in preda all'estasi gridava "il più grande spettacolo del weekend" sull'aria della canzone di Lorenzo !!!
scorcio - sfocato - del Vajo delle Cavazze |
Personalmente una grande soddisfazione per aver percorso il tratto tecnico in sicurezza e senza alcun indugio, tutto quanto in sella, dimostrando ancora una volta che la Feltona è un mezzo incredibile per docilità e tenuta, è praticamente inarrestabile, è infatti la mia testa ad avere i limiti più grandi.
Il resto del giro prosegue da Lugo, per guadagnare Basalovo e scendere dalla dorsale delle torricelle con le variantine dell'Xc degli Stimmatini, fra salti, radici e pietre varie. Arrivare a casa senza pedalare un metro in pianura, non ha prezzo, dalle torricelle, arrivare a casa mia, scendendoè un attino, mentre di solito pedalo parecchi km in Valpantena prima di guadagnare la via di casa.
Quasi 55 km e 1500 metri di dislivello, per un divertimento unico. Prima parte del giro a ritmo un po' sostenuto e stemperato in seguito dopo l'incontro con Claudio e Roberto di Vigasio che a Cerro tornano via asfalto alla loro auto.
A questo punto, l'appuntamento per domani è alle 8:30 al bar Olmo di Grezzana. Un ringraziamento a Fabio per la sua generosa disponibilità e l'avvertimento che ha fornito circa il fatto che non sarebbe stato presente all'appuntamento
4 commenti:
Se fossi venuto dall'altra parte avresti allungato il giro di 5 minuti, ma avresti anche scoperto un altro tratto per scendere nel vaio, forse ancora più bello di quello classico.
Alle volte, l'ELASTICITA'.....
Più che 5 minuti, lo avresti allungato di 30 minuti, visto che ci siamo messi in ferma a tenderghe al fagian con in man un'improbabile camara d'aria con cui strangolarlo.
fermo restando che i due Ingenieri, da quello che ho letto, hanno fatto gli "Orsi di Falasco", sono contento che siate riusciti ad essere un bel gruppo anche oggi, proprio come sta accadendo negli ultimi "Pedala con il Conte".
Ci vediamo domani mattina, il Dimi ha in mente un bel giro!!!
Ai permalosi diciamo che ognuno non ha ceduto dimostrando scarsa elasticità. Ma a mia discolpa posso asserire che Marcante sarebbe stato propenso a seguirci, mentre Orlando era rapito dall'estasi ciclistica.
Inoltre a ulteriore suggello della mia posizione consentitemi di affermare che mi ero preso l'impegno con i bikers presenti di portarli nel vajo (così come descritto dal Conte in uno dei suoi post) e dunque la mia è stata una scelta quasi obbligata
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