Sembra incredibile ma nel giro di qualche anno la tecnologia fa passi da gigante....
A cosa mi riferisco ?
Alle migliorie che ho sulla nuova bici da strada.
1) il 50 x 34, con un pacco pignoni 12*25 alza la frequenza di 10-15 pedalate al minuto. Il risultato ? Un migliore giro di gambe, un minor carico per la schiena, un allenamento che privilegia decisamente la fluidità.
Mercoledì ho fatto la salita di Montecchio con il 34 x 25 e l'rpm è stato tra le 64 e le 74 pedalate al minuto nei tratti più impegnativi. Nei tratti che lo consentivano, ho ingranato anche il 23 ed il 21 tenendo una rpm fra le 75 e le 80. La sensazione finale? Una migliore agilità ed un minor affaticamento dalla gamba.
2) il manubrio a curva compatta, agevola la posizione a mani basse senza renderla troppo estrema e dona una buona sensazione di confort.
3) il telaio full carbon monoscocca, coniuga reattività e comodità, poi a mio avviso Tagliaro predilige un assetto in bici meno allungato di fontana, che ha la tendenza a distendere in avanti al massimo il busto del corridore. Con la bici di Tagliaro la posizione più raccolta rende la bici molto maneggevole e compatta.
Circa lo sterzo conico...devo ancora farci la mano, ma così a sensazione mi pare che l'avantreno guadagni in stabilità, ma soprattutto nello stretto in discesa, perda un po' di maneggevolezza. Mi è parso che nei tornantini stretti giù da via are zovo prima di quinzano, la bici tendesse al sottosterzo, costringendo ad inclinare maggiormente la bici in curva.
Tutto sommato però la bici monoscocca in carbonio risponde subito al primo colpo di pedale acquistando rapidamente velocità.
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