Stamattina 31/07/11 alle Santini un folto manipolo di corridori (oltre 30 bikers) si è presentato al ritrovo alle 9:00. Il percorso, fatto quasi per intero, ad eccezione degli ultimi km finali, si è dimostrato decisamente più nervoso ed impegnativo rispetto a quello delle passate edizioni della kermesse ottobrina.
In effetti, mentre la Benini degli scorsi anni si caratterizzava per una prima salita lunga, una discesa e quindi una o due salite e quindi l'arrivo, quella del 2011 presenta un unizio decisamente da fuorigiri ed una successione continua di saliscendi, tra rampe nei boschi, denti su pietra, passaggi tecnici e chi più ne ha più ne metta. Del resto il buon Bertani, si sa che predilige i tracciati nervosi all'insegna della durezza finale
Devo dire che il tracciato mi è piaciuto molto, ma è da notare che, a mio avviso, la Benini vecchio stile era una corsa un po' più alla portata di tutti, anche dei meno scaltri a livello di tecnica sia in salita che in discesa.
Fantastici i vari single track nel bosco di Novare ed altamente spettacolare la salita e la discesa da San Rocchetto. Sicuramente questa edizione 2011 sarà ricordata come una delle più impegnative, stante il fatto che in caso di maltempo e/o fondo viscido, prenderò in seria considerazione l'ipotesi di lasciare la bici in cantina, come del resto ho fatto per le scorse edizioni.
Che dire, un bel grazie al Diego Bertani al Team Bicicli e al Team Senza Freni di Quinzano per lo spirito con il quale ci hanno mostrato il percorso, l'ottima compagnia ed anche per le generose fette di anguria che ci hanno offerto alla fine di una giornata ciclisticamente esaltante quanto calda-umida.
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