Ritrovo alla rotonda di Montorio, più o meno per tutti ovvro, Conte, Orlandi, Io, Lucaling e Giorgio veronabike. Unico in bici da strada Lucaling. Obiettivo del giorno pienamente ragggiunto, ovvero fare un bel pò di dislivello con le ruote grasse ma su asfalto.
Sarà così infatti che porteremo a casa quasi 80 km con poco più di 1400 metri di dislivello, il tuttto, nella ridente Valpolicella. Le salite, fumane-cavalo via santuario Salette, rientro a Fumane per fare la Pendola e poi scendere a Marano per fare Iago e quindi Prun, Fane e scendere da Fiamene passando da Alcenago.
Grande giro con sosta brulè al bar Olmo.
Le mie sensazioni, molto buone fino ai 3/4 della Pendola, quando per rimanere attaccato al trenino dopo una ganassata del Conte, vado fuorigiri e pagherò dazio per il resto della salita che mi vedrà tenere un ritmo regolare per evitare di cuocermi eccessivamente.
Aver donato il sangue giovedì non mi ha certo aiutato a pedalare forte, ma finché il ritmo non ha fatto registrare qualche impennata ero sempre li, poi quando invece veniva tenuto più alto, ho preferito mollare ed evitare di aggravare lo stato della gola che il giorno prima a Padova sotto l'acqua aveva iniziato a pizzicare.
Mentre scrivo ho un bel raffreddore, ma la gola non brucia
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