lunedì 19 settembre 2011

Ma siamo tornati a scuola?

Leggo da alcuni blog che ci sono ciclisti che si  danno i voti, che parlano di prove da superare. Mi si apre un incubo, "vuto vedar che son de novo al liceo?" penso fra me e me. Poi per fortuna mi accorgo che non è così.
Sarà, ma per come la penso io, la bici non dovrebbe essere, almeno per noi, un dovere, quanto piuttosto un piacere. Il fatto di poter andare alle gare o alle varie ganzeghe pedalatorie, dovrebbero essere già fonte di gioia piuttosto che di "rammarico" per una performance non sufficiente....

Sono consapevole del fatto che comunque, ogni gara rappresenta un po' un fonte di stress, ma è anche vero che comunque la bici, deve rimanere un piacere più che un dovere, di doveri ce no sono già troppi nella vita...

10 commenti:

Unknown ha detto...

sfondi una porta aperta, caro Fede, infatti, oltre a qualche acciacco fisico, ultimamente sto perdendo la voglia di fare gare, proprio per questa voglia esasperata di competizione, anche fuori dal campo di gara. A volte penso che sarebbe quasi meglio staccare la spina per un bel periodo, ma poi i bei giri in compagnia, come quello di sabato scorso, mi fanno superare la crisi passeggera.
Quindi lascio ben volentieri ad altri le statistiche, le palestre e altro che non menziono perché mi fa solo incazzare...e tu sai a cosa mi riferisco ;-)
Ciao.

bucephalo ha detto...

Sono d'accordo con te, un bell'aperitivo oppure una brioche o un tortino (quando si trova) valgono beme tutti i nostri sforzi fisici oltre che rinsaldare le varie amicizie.
Ps io sto veramente pensando di organizzarci, anche come si diceva con il ledri per pianificare dei ritrovi per "ri" aprire i sentieri in disuso...

Cactus ha detto...

Grillo Parlante dice:
"ognuno si diverte a modo suo e se il godimento sono statistiche, palestre e prestazioni...affar suo, o no? C'è gente che passa il tempo a pesare la mtb e limare i grammi. Mi sembrano cose abbastanza paranoiche ma tant'è che esistono.... e si riproducono ma...non con me. Il prossimo anno penso di farmi un'escursione no stop di 3 giorni con sacco a pelo, su e giù per la Lessinia, senza fretta e senza orari e sopratutto senza ganassate..."

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Il mondo del ciclismo è bello perché permette a tutti di viverlo alla propria maniera e con le proprie convinzioni, c’è chi lo fa a livello escursionistico per gustarsi panorami e soste agrituristiche senza inquinare e c’è chi pur restando in una sfera amatoriale si butta nell’agonismo cercando di tirare fuori il meglio si se. Su questo punto ricordo sempre che il primo esiste grazie al fatto che ci sono gli altri che arrivano dietro, altrimenti farebbero le gare solo per far correre i primi, ma sarebbe un poco monotono credo.
Sparare a zero sulle palestre lo trovo semplicemente sbagliato, primo perché su questo ci sono persone che lavorano anche per far divertire gli altri, e senza nessun scopo di lucro; secondo perché la trovo semplicemente un’idea fantastica per dare ai giovani dei posti fuori dal traffico per imparare un nuovo sport; e guardate che i percorsi (anche illuminati) a vari livelli di difficoltà è da parecchio che ne esistono.
Ieri nel giro di prova della corsa ho seguito il gruppetto di ragazzini esordienti e non vi dico cosa era per loro aver un percorso tutto a disposizione, erano super contenti, e dal passaggio tecnico della corsa sono scesi tutti, ma proprio tutti in sella e senza nessuna paura. Secondo me questo è stato frutto di allenamenti su posti fatti ad ok per farli crescere, come le palestre appunto.
Quindi a mio avviso la bici è come le tasche dei pantaloni ognuno a le sue, e ognuno la può vivere alla sua maniera.
Dare degli esaurito (in modo velato ma capibile) a persone che la pensano diversamente dal nostro modo di vedere, o fare le cose, lo vedo però poco “democratico”, se per qualcuno le gare sono fonte di stress non è mica detto che la cosa deva valere per tutti, c’è chi come il sottoscritto, le trova anche un motivo di aggregazione e di misura con se stesso e gli altri.
Rispondo al discorso “statistiche” tirato in ballo dal Savoia visto che mi sento preso di mira, preciso che per me l’excel e le statistiche sono una passione che giro a 360° nelle mie attività sia sportive, che famigliari e lavorative.
P.S.:
Siete liberissimi di criticare quanto detto, rispondendomi che per i risultati che faccio potrei andare a fare la calza, ma come scritto sopra per esserci un primo ci deve essere anche l’ultimo, se no sto mondo lo lasceremo solo ai “fenomeni!!!”
Un saluto
Michele Pezzo
Anonimo Turnover

Cactus ha detto...

Anonimo non te la prendere, le opinioni sono come il "bus del gnao"...tutti ne hanno uno ;)
Io faccio escursionismo e anche gare (le gare con risultati poco incoraggianti ma mi diverto sempre un sacco) e vedo ed incontro bikers di diversi tipi oltre ad essere amico sia di "agonisti" puri sia di "pedalatori" della domenica. Devo confessare che quando posso scegliere cerco di non andare ne con i ganassa che la buttano sempre in gara ne.... con i pedalatori stanchi. Diciamo che uno preferisce pedalare con chi gli assomiglia di più. Credo inoltre che sia vero che a volte ci sia troppa esasperazione nelle sue varie forme ma anche quello fa parte del movimento (io, esempio sono patito dello studio delle tracce). Io ad esempio non amo nè il downhill ne la bmx eppure entrambi le discipline sono importantissime. L'importante è che tutti si divertano eppoi...non è mica obbligatorio uscirci insieme.
Buona mtb a tutti :))))))

Anonimo ha detto...

Ma io non me la sono presa, volevo solo sottolineare come hai detto che non vi è una sola verità, il mondo del ciclismo non va visto con il paraocchi, o bianco o nero, ma in tutte le varie sfumature che vi sono.
Saluti
Anonimo Turnover

bucephalo ha detto...

Rispondo un po' a tutti. Credo che all'interno del nostro movimento, cioé quello della mtb in Verona e provincia, ci siano diversi modi di concepire ed interpretare la mtb. Nella fattispecie il mio non vuole essere denigratorio di chi pensa e vive la bici diversamente da come posso fare io, ma piuttosto vuole dare voce anche chi può intendere la bici in modo un pò più easy e con altre modalità. Per questo sono stato volutamente un po' provocatorio, perché credo che l'importante sia parlare ed alimentare una discussione in cui ciascuno possa sentirsi libero di avanzare il proprio giudizio, non per forza condorde con il mio. Forse ci si prende un pò troppo sul serio, ma credetemi alla base non c'è assolutamente l'intenzione di recare offesa.

Unknown ha detto...

Confesso che il mio primo istinto era quello di eliminare il commento di oggi pomeriggio che tanto polvere ha alzato, ma poi, rileggendolo, mi sono stupito delle reazioni. Io ho solo espresso quello che mi sta passando per la testa, ovvero che, fortunatamente, sto rallentando, se non addirittura frenando bruscamente sulla piega che ho preso quest'anno. Per dimostrare a qualcuno, anche se non ce ne sarebbe bisogno ;-), che io sono ancora uno da battere nonostante l'età che avanza, ho rischiato di perdere il vero spirito della MTB: prima il divertimento, poi l'eventuale risultato.
Prova di questo rischio è - e penso che tutti possano essere d'accordo - che quest'anno sono caduto spesso e volentieri, proprio per la foga agonistica. Dopo l'ultimo serio infortunio che ho avuto alla mano destra nel 2007, ho ripreso pian piano a fare gare più per la competizione con altri che per me stesso. Dalla Vecia Ferovia del 2009, rientro alle gare dopo un bel po' di anni, al Trofeo Marchesini del marzo scorso, sarò caduto un paio di volte. Dal marzo scorso, invece, è stata una catena di cadute e questo significa sono troppo tirato.
Ecco, forse avrei dovuto evitare di tirare in ballo "statistiche" - anche se chi si è sentito chiamare in causa, sa benissimo cosa ne penso, visto che l'ho sempre detto e scritto (MAI ALLE SPALLE) - e "palestre" - queste le ho solamente citate, (NON HO SPARATO A ZERO!!!), perché sono in auge in questo momento. Anonimo, hai detto una cosa giusta: le palestre sono molto apprezzate dai giovani. Io che sono vecchio, le apprezzo fino ad un certo punto, se poi ci mettiamo anche un forma fisica deficitaria, possibilmente le evito...- PUNTO
Concludo, tranquillizzando tutti, dicendo che limiterò i miei interventi da adesso in poi.
'notte a tutti!!!

Anonimo ha detto...

Io credo che le palestre siano adatte anche ai non più giovani per provarsi ogni tanto su cose diverse, dove ognuno può arrivare fin dove se la sente, vedi me per esempio che l’ultimo dente di Marcellise non l’ho faccio perché lo ritengo troppo pericoloso. Il fatto è caro Savoia che il tuo primo discorso non faceva una grinza ma poi hai chiuso con una sparata a zero che le ha fatte girare, alle volte sei proprio drastico nelle tue dichiarazioni che prendono un senso del tipo “chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori” e allora magari uno se la prende anche per niente.
Comunque mai torsela non è successo niente
Saluti Anonimo Turnover